Da "anti blogger" - mi piacerebbe averne la statura per affermarlo (ma non avverrà mai) - oggi segnalo una delizia che è possibile trovare in edicola. Un numero speciale del Corriere della Sera dedicato alla "Giornata mondiale dell'Ambiente", impreziosito in copertina da una bella opera di Michelangelo Pistoletto realizzata appositamente per l'occasione. E' un numero da collezione, come recita la dicitura apposta sul nome della storica testata del quotidiano fondato da Eugenio Torelli Violler.
Ma sono i testi - a partire dalla manzoniana 'Addio Monti' parafrasata da Paolo di Stefano - e via via passando da Leopardi a Montale, da Gadda a Luzi, a Calvino, tutti commentati da autori e giornalisti d'oggi, a ricordarci l'infinita bellezza del "Paesaggio italiano" e quindi la strettissima connessione con la necessità di tutela e di amore per il nostro paesaggio, già così drammaticamente saccheggiato.
Un'operazione editoriale particolarmente azzeccata e non scontata di questi tempi che rinnova, tra l'altro, quel felice quanto ricco connubio tra letteratura e giornalismo storicamente nato e sviluppatosi nello scorso secolo proprio sulle pagine del giornale milanese.
E andrebbe appunto collezionato (ma sconsiglio vivamente, per esperienza personale, di conservare i quotidiani) appeso, tenuto a portato di mano, di vista, di orecchie (tutti sensi solleticati dalle parole poetiche dei testi proposti) almeno per qualche tempo. Pronto a ricordarci l'importanza - non più procrastinabile del tema.
La versione on -line (al link apposito della Giornata http://www.corriere.it/ambiente/speciali/2011/giornata_mondiale_ambiente/) propone approfondimenti scientifici e divulgativi particolarmente approfonditi, come nella migliore tradizione della redazione del Corriere. Eppure il fascino della vecchia, cara, (in)sostituibile carta questa volta mi sembra superiore alle pagine informatiche che rispondono egregiamente alle esigenze di approfondimento specifico sul tema che deve diventare prioritario nell'agenda politica del pianeta.
E' la rete, baby. No - per una volta - è la stampa, bellezza..
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